Riviera Web - melito porto salvo
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itOggi a Melito Porto Salvo dibattito aperto sul tumore al seno
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/17c8134c204c292f728a10b8131224be_XL.jpg?itok=QipFv_hK" title="Oggi a Melito Porto Salvo dibattito aperto sul tumore al seno " class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-52453-FzVADa1amBI" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/17c8134c204c292f728a10b8131224be_XL.jpg?itok=F3feUshw" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">Il Circolo Culturale Meli organizza per oggi, sabato 20 ottobre, alle ore 17:00, presso il mercato coperto di Melito Porto Salvo, la prima giornata informativa dal titolo “TUMORE AL SENO; Prevenire, Affrontare, e Vincere un Tabù”. Un dibattito aperto rivolto alla cittadinanza ed alle istituzioni, un momento di confronto e di crescita socio-culturale che vuole essere da stimolo per affrontare un argomento che ancora oggi costituisce motivo di paure e silenzi. Un racconto introspettivo rivolto non solo alle donne ma a tutta la popolazione, narrato dalla viva voce di protagoniste che con fede e coraggio hanno affrontato e sconfitto questo terribile male. Un momento di dialogo con un team di esperti professionisti che affronteranno questa delicata tematica, rispondendo alle domande che più frequentemente si generano nell’animo e nella mente di chi si ritrova ad essere catapultato in una realtà dura da accettare. "Noi professionisti dedicati – sottolinea il Dott. Salvatore Marafioti, Chirurgo Senologo presso l’Ospedale di Polistena - abbiamo il compito ed il dovere etico-morale di sostenere ed accompagnare le nostre pazienti lungo tutto il percorso, dalla diagnosi al trattamento, per arrivare alla tanto desiderata guarigione che rappresenta non solo una rinascita per la paziente ma anche un traguardo ed una piena soddisfazione per il medico. Oltrepassare il nastro della guarigione è un traguardo che si può raggiungere insieme, paziente e medico. E’ proprio questo il senso della nostra professione e lo scopo di ognuno di noi". L’augurio è che questa giornata possa essere da stimolo per le FAMIGLIE ad approcciarsi in maniera propositiva ad un concetto di prevenzione verso una malattia ampiamente diffusa, utilizzando i giusti supporti e rivolgendosi ai giusti professionisti che da anni anche nella nostra Provincia si dedicano con passione e competenza a questo settore. Bisogna cominciare a dare un’importante inversione di tendenza ad una delle voci più tristemente rappresentative del così detto “turismo sanitario verso altre regioni”.</p>
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Sat, 20 Oct 2018 08:30:54 +0000maria.cogliandro52453 at https://larivieraonline.comMelito: Considerazioni sulla ristrutturazione del Palazzetto dello Sport
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/e40c447da563356495240ed0fee55ace_XL.jpg?itok=AzfOAHmq" title="Melito: Considerazioni sulla ristrutturazione del Palazzetto dello Sport" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-48931-FzVADa1amBI" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/e40c447da563356495240ed0fee55ace_XL.jpg?itok=rrgNOOs-" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">La delibera della giunta comunale n. 60 avente ad oggetto “RISANAMENTO E RIQUALIFICAZIONE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT SITO IN VIA DEL FORTINO” è un concentrato di ipocrisia, propaganda politica di bassissimo profilo, incompetenza ed incapacità amministrativa.</p>
<p class="rtejustify">Preliminarmente giova ricordare che il finanziamento di circa 700 mila euro, concesso nel 2015 con delibera di Giunta regionale nell’ambito del “Contratto locale di sicurezza - realizzazione sistemazione e attrezzatura di aree verdi in stato di degrado destinati a diventare luoghi di aggregazione sociale ed aree per lo sport e il tempo libero”, come riporta l’oggetto stesso del progetto denominato “Progetto SINODIA” riguardava la Riqualificazione dell’area del palazzetto dello Sport e zone limitrofe e non certamente il Palazzetto stesso.</p>
<p class="rtejustify">Proporre oggi una variante al progetto originario è quantomeno presuntuoso perché è impensabile che la stessa possa essere approvata in tempi utili dai competenti organi comunali, poi da quelli regionali, ed infine realizzata in tempo utile per la rendicontazione a valere sui fondi POR Calabria FESR 2007-2013.</p>
<p class="rtejustify">Pertanto non riusciamo a comprendere le ragioni amministrative di un atto del genere. Se non quelle deprecabili di gettare del fumo negli occhi agli ignari cittadini.</p>
<p class="rtejustify">Anche nel merito poi risulterebbe assurda ed incomprensibile la scelta di riqualificare un palazzetto ormai obsoleto sia strutturalmente che concettualmente che già a suo tempo mal si prestava alla pratica degli sport “al chiuso” e che difficilmente potrebbe essere omologata secondo gli standard attuali dagli organismi sportivi, quando invece esistono strutture molto più funzionali e moderne che potrebbero essere realizzate con una spesa decisamente inferiore. Si sta proponendo di ristrutturare un edificio ormai improponibile da tutti i punti vista e che comunque, ricadrebbe sempre all’interno di un’area fortemente degradata per il risanamento della quale, è utile ricordarlo, l’attuale maggioranza ha decurtato la quasi totalità dei fondi presenti in bilancio.</p>
<p class="rtejustify">Procedendo invece speditamente alla realizzazione di quanto previsto dal progetto di riqualificazione originario, e non crediamo si possa fare diversamente, si potrebbe portare a termine l’azione di recupero ed abbellimento con tanto di verde attrezzato dell’intera area, compreso l’abbattimento non solo di quell’ecomostro che è oggi il palazzetto dello sport ma anche del vecchio depuratore in disuso al posto del quale è prevista una bellissima villetta. Allo stesso tempo bisogna impegnarsi su uno dei tanti bandi che periodicamente le amministrazioni pubblicano per captare i fondi per realizzare una struttura nuova, moderna ed adeguata alle esigenze degli sportivi melitesi.</p>
<p class="rtejustify">Viale G.ppe Garibaldi, 157<br />
89063 Melito di Porto Salvo (RC)<br />
cell. 329 71 54 713</p>
<p class="rtejustify">"Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così, solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora, che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare" (G. Falcone)</p>
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Mon, 19 Mar 2018 11:20:00 +0000jacopo.giuca48931 at https://larivieraonline.comUn Mondo Di Mondi: Aiutiamo una famiglia di Melito
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/welfare-assistentisociali-societa-famiglia.jpg?itok=RReOsVlw" title="Un Mondo Di Mondi: Aiutiamo una famiglia di Melito" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-48658-FzVADa1amBI" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/welfare-assistentisociali-societa-famiglia.jpg?itok=nCgnaRpW" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">L’associazione Un Mondo Di Mondi lancia un appello per sostenere la famiglia Rossi (cognome di fantasia) attualmente in condizioni di grave disagio economico. Il nucleo familiare, formato dai due coniugi e le due figlie , abita in un alloggio popolare nel comune di Melito di Porto Salvo.<br />
Da qualche mese la famiglia è priva di reddito, in seguito alla revoca della pensione di invalidità civile della figlia più piccola, affetta da una patologia epatica congenita. <br />
La famiglia riesce a stento ad affrontare le spese per il proprio sostentamento in quanto anche la misura del reddito di inclusione non gli è stata ancora erogata.<br />
In questa situazione sono sopraggiunti nuovi problemi di salute per i quali è necessario affrontare le spese per le cure non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale. <br />
Nelle settimane scorse il signor Giuseppe (nome di fantasia) è stato colpito da una paresi che ha bloccato l’intera parte sinistra del suo corpo. Dopo il ricovero ospedaliero è stato dimesso, ma deve seguire una cura medica, per la quale è necessario acquistare dei farmaci. Ad oggi non ha avuto miglioramenti ma, secondo le indicazioni dei sanitari, deve seguire per un certo periodo di tempo una puntuale somministrazione dei farmaci.<br />
Come se non bastasse, dopo pochi giorni la figlia maggiore, Antonella (nome di fantasia), a causa di una caduta, ha subito un serio trauma, al ginocchio sinistro, che le impedisce la deambulazione. Anche per lei la famiglia deve acquistare dei farmaci e affrontate una visita specialistica, per questo a breve sarà ricoverata presso il Policlinico di Messina.<br />
In questo momento particolarmente difficile, la famiglia dovrà anche affrontare la spesa della bolletta elettrica di 167 euro, già scaduta da qualche giorno.<br />
Per le prime spese la famiglia ha ricevuto l’aiuto della parrocchia e della Caritas diocesana ma, dovendo continuare le cure, ha bisogno di altri aiuti che gli enti ecclesiastici non possono garantire.<br />
Pertanto, chi volesse sostenere questa famiglia con delle donazioni economiche, anche di piccola entità, può contattare il presidente dell’associazione Marino al numero 3299036972.</p>
<p class="rtejustify">Il presidente - Marino A. Giacomo </p>
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Mon, 05 Mar 2018 18:40:00 +0000jacopo.giuca48658 at https://larivieraonline.comLiquami fognari non depurati a cielo aperto ammorbano Melito
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/20180124_160826%20%28Medium%29.jpg?itok=qjAeaR1Q" title="Liquami fognari non depurati a cielo aperto ammorbano Melito" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-47754-FzVADa1amBI" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/20180124_160826%20%28Medium%29.jpg?itok=C7R18hYm" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">Scrivo nella qualità di Referente unico dell’A.N.CA.DI.C, - associazione che promuove e tutela il patrimonio paesaggistico, l’ambiente salubre e la viabilità - per rappresentare la necessità di adottare urgenti provvedimenti finalizzati a rimuovere una condizione di potenziale pericolo per la salute pubblica e di danno all’ambiente, determinata da uno scarico fognario senza alcun tipo di depurazione presente in contrada Rumbolo di Melito di Porto Salvo e sull’arenile marittimo.<br />
In buona sostanza, lungo il sottopasso di contrada Rumbolo che conduce al mare, da una tubazione in PVC di colore rosa posta verticalmente a ridosso del muro stradale (lato Reggio), situata a pochi metri dal ponte Ferroviario (ed a monte di quest’ultimo), è stato constatato lo scarico di una consistente quantità di liquami fognari non depurati sul marciapiede (lato Reggio Calabria) che delimita il predetto sottopasso.<br />
Questi liquami, rendono il marciapiede <strong>praticamente impraticabile ai pedoni</strong>, invadono in maniera rilevante la carreggiata del sottopasso con grave pregiudizio anche alla circolazione veicolare e confluiscono in una cunetta stradale per la raccolta delle acque piovane (sormontata da grata metallica e posta proprio al di sotto del ponte ferroviario). Si evidenzia, inoltre, che proprio alla fine del sottopasso di Contrada Rumbolo, incassata nel muro di contenimento del lungomare dei Mille di Melito Porto Salvo (lato mare), è presente una grossa tubazione che scarica le acque fognarie non depurate proprio sul sottostante arenile marittimo.<br />
E’ apodittico ritenere che queste <em>acque fognarie</em>, mischiandosi a quelle marine, vadano ad inquinare le circostanti acque costiere e, di conseguenza, pregiudicare l’equilibrio dell’intero <em>ecosistema marino</em>.<br />
Ma non solo, questi liquami (non depurati), allo stato attuale, purtroppo godono di periodo di <em>stagnazione</em> più o meno lungo sulla spiaggia sottostante - normalmente frequentata durante la stagione estiva da numerosi bagnanti – ed è ampiamente risaputo che acque di scarico <em>non depurate</em> contengono una serie di contaminanti ad alto impatto ambientale (solidi sospesi, sostanze organiche, ammoniaca, idrogeno solforato, composti del fosforo e dell’azoto, tensioattivi, batteri patogeni), alcuni di questi, addirittura in grado di provocare epidemie.<br />
Lo scarico anzidetto avviene in maniera discontinua ed a distanza di tempo di circa cinque minuti.<br />
La ricognizione dei luoghi ha permesso di riscontrare altresì che all’inizio del succitato sottopasso (lato monte), precisamente all’interno del muro di contenimento della sede stradale ed adiacente allo stesso, è stato a suo tempo predisposto e realizzato un tombino che raccoglie le acque fognarie e le convoglia in una cunetta di cemento a cielo aperto che prosegue in direzione mare.<br />
Di queste acque fognarie si sconosce la provenienza ma non si può escludere che esse, proseguendo <em>verso mare</em>, vengono convogliate nella predetta tubazione in PVC e scaricano sul marciapiede del sottopasso di C.da Rumbolo.<br />
Sullo stesso muro ove è posizionata <em>questa</em> <em>tubazione di scarico</em>, adiacente, tra l’altro, alla cunetta ove scorrono le predette acque fognarie, si riscontrano vistosi segni verticali di colore scuro verosimilmente riconducibili a delle <strong>correlate infiltrazioni</strong>.<br />
La zona è altamente popolata ed a pochi metri dalla succitata cunetta insistono delle abitazioni.<br />
Tanto si segnala per tutti gli accertamenti di competenza e l’adozione di urgenti provvedimenti a tutela della salute della collettività ed a salvaguardia della viabilità e dell’ambiente.</p>
<p class="rtecenter">Vincenzo Crea<br />
Referente unico dell’ANCADIC<br />
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”</p>
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Thu, 25 Jan 2018 17:20:00 +0000jacopo.giuca47754 at https://larivieraonline.comNicolò sollecita interventi regionali per salvare l’ospedale di Melito
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">“Quali provvedimenti urgenti il Presidente della Giunta regionale intende adottare per evitare l’ennesimo taglio dei servizi sanitari ai danni del presidio ospedaliero ‘Tiberio Evoli’ di Melito Porto Salvo, stante una disposizione di servizio dell’8 gennaio 2018 a firma del dirigente sanitario, da cui si evince l’avvio di una spoliazione anche del reparto di Medicina generale? Esiste un’idea di programmazione rispetto ad un potenziamento del nosocomio al fine di scongiurarne la chiusura, considerato che le ultime deliberazioni assunte sembrano decretare il declino della stessa struttura?”.<br />
E’ quanto chiede di sapere il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò in un’interrogazione con richiesta scritta depositata stamani agli atti della Segreteria d’Assemblea del Consiglio regionale.<br />
“Non c’è bisogno di addurre argomentazioni. La verità è sotto gli occhi di tutti. Un tassello dopo l’altro, in Calabria si sta letteralmente smantellando il servizio sanitario pubblico. Non passa giorno, infatti, senza dover apprendere con amarezza di nuovi atti di ridimensionamento di reparti e compressione di servizi essenziali, soprattutto nei presidi che garantiscono la copertura sanitaria nelle aree decentrate e periferiche della regione, peraltro meno accessibili per ragioni orografiche e per ataviche carenze infrastrutturali”.<br />
“L’ultima clamorosa decisione ha il tenore di un ulteriore scippo, consumato nei confronti del nosocomio di Melito che già versa in una situazione critica, accentuata dalla cronica carenza di personale medico e paramedico nella pianta organica nonché dall’insufficienza dell’offerta sanitaria. Vedi il reparto di ortopedia, da circa sette mesi ‘temporaneamente’ soppresso per l’esiguità numerica dei sanitari ed infermieri, peraltro stabilmente impiegati a coprire i servizi nell’ospedale di Locri. Scelte gestionali incomprensibili che infieriscono sul già fragile sistema sanitario, depotenziandolo ulteriormente ed arrecando gravi difficoltà sia agli operatori che ai cittadini, offesi nel loro fondamentale diritto di accesso alle cure. <br />
Disposizioni aziendali non ispirate a criteri di ragionevolezza, efficienza ed efficacia.<br />
Al contrario, rivendichiamo il ripristino del reparto di Ortopedia e chiediamo venga fornita risposta anche rispetto ad un altro nostro intervento in merito al mancato inserimento del nosocomio ‘Tiberio Evoli’ di Melito tra le strutture che beneficiano del decreto vergato dal commissario Scura con cui sono state autorizzate 428 nuove assunzioni a tempo indeterminato nelle aziende sanitarie ed ospedaliere della regione.<br />
Serve una netta inversione di rotta che ripristini i servizi interrotti e potenzi tutti i reparti, primo fra tutti, quello di Medicina Generale che rappresenta un’importante realtà nell’assistenza sanitaria e punto di riferimento per i cittadini dell’area jonica.<br />
Non possiamo più ammettere- conclude il Capogruppo di Fi nella massime assise regionale- operazioni di spoliazione perpetrate ai danni delle strutture sanitarie pubbliche così come quella che si è profilata per il presidio ospedaliero <em>de quo.</em> Ove non si dovesse porre rimedio, la situazione sarebbe potenzialmente idonea a determinare un grave vulnus al diritto alla salute dei cittadini”.</p>
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Thu, 25 Jan 2018 17:00:00 +0000jacopo.giuca47752 at https://larivieraonline.comNicolò sull’esclusione dell’ospedale di Melito dal piano assunzioni
https://larivieraonline.com/nicol%C3%B2-sull%E2%80%99esclusione-dell%E2%80%99ospedale-di-melito-dal-piano-assunzioni
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/Ospedale%20Tiberio%20Evoli.jpg?itok=m0TQzacf" title="Nicolò sull’esclusione dell’ospedale di Melito dal piano assunzioni" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-47564-FzVADa1amBI" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/Ospedale%20Tiberio%20Evoli.jpg?itok=L5NNzaIK" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">Determinerà un grave vulnus al diritto alla salute ed una inaccettabile disparità di trattamento nell’accesso alle cure, il mancato inserimento del nosocomio “Tiberio Evoli” di Melito tra le strutture che beneficiano del decreto vergato dal commissario Scura con cui sono state autorizzate 428 nuove assunzioni a tempo indeterminato nelle aziende sanitarie ed ospedaliere della regione.<br />
Né a sostegno di questa incomprensibile esclusione ci risulta siano state rappresentate valide argomentazioni. Riteniamo che decisioni di questo tenore possano fondarsi esclusivamente sulla necessità di ulteriori valutazioni tecniche per l’emanazione di nuovi decreti autorizzativi. L’unica esimente ammissibile potrebbe essere dunque l’attesa legata all’iter procedurale e ai tempi tecnici per successive deliberazioni che contemplino anche questa struttura. Decisioni che di certo non potranno eludere la valutazione della centralità e dell’essenzialità di una struttura ubicata in un territorio, la fascia jonica, e l’area grecanica complessivamente considerata, sprovviste di adeguate infrastrutture e scarsamente servite da collegamenti viari e ferroviari, condizione che compromette la mobilità dell’utenza, incidendo sulla piena garanzia del diritto alle cure e alla salute.<br />
Sebbene sia rilevante la domanda di servizi assistenziali al nosocomio melitese che svolge una funzione importante rispetto all’hub di Reggio e allo spoke di Locri, abbiamo assistito a ridimensionamenti con chiusure di reparti che non rappresentavano di certo inutili ‘orpelli’, ma servizi basilari alla comunità. Per responsabilità di questa maggioranza di centrosinistra, gli ospedali di Melito, Locri e Polistena saranno destinati a comprimere servizi o addirittura a chiudere ambulatori e degenze.<br />
E tali criticità - come le condizioni di sofferenza della pianta organica delle strutture, oltre che l’insufficienza dell’offerta sanitaria - sono state fatte oggetto di numerose nostre interrogazioni, interpellanze e mozioni, di atti di verifica, controllo e d’impulso che rientrano nell’esercizio costante dell’attività di sindacato ispettivo che abbiamo sempre interpretato responsabilmente. Da ultimo, l’interrogazione n. 329 del primo dicembre 2017 sulla soppressione nelle ore notturne del servizio di radiologia del nosocomio di Locri e la n. 321 del 13/11/2017 in ordine ad una risoluzione delle problematicità affliggenti la stessa struttura.<br />
Se il nosocomio “Evoli” di Melito garantisce la continuità assistenziale anche in unità delicate e strategiche, come Oncologia e Tac, è solo grazie all’abnegazione e al prezioso apporto di medici e paramedici che vanno incontro a turni faticosi e che si espongono quotidianamente a ritmi di lavoro usuranti per dare corrette risposte sanitarie ai tanti cittadini che si rivolgono allo storico presidio sanitario del centro jonico che serve anche la fascia territoriale pre-aspromontana.<br />
Altra problematica non trascurabile, quella afferente il reparto di Ortopedia ancora chiuso a causa della cronica carenza di sanitari ed infermieri, peraltro stabilmente impiegati a coprire i servizi anche nell’ospedale civile di Locri, con disagi a carico degli stessi operatori sanitari, oltre che dei pazienti. Un paradosso in un contesto sanitario già fragile in partenza che viene ulteriormente depotenziato, sebbene necessiti di interventi atti ad implementare e rafforzare i servizi sanitari, anche alla luce della complessa morfologia del territorio. Senza dimenticare le difficoltà logistiche per i cittadini, irragionevolmente costretti a faticosi spostamenti sia per importanti ragioni di salute dove l’urgenza del pronto intervento sanitario risulta peraltro compromessa, che per le ordinarie esigenze.<br />
Non vorremmo che dietro la ‘svista’ del mancato inserimento dell’ospedale di Melito nel decreto commissariale, si nascondessero perniciosi disegni politici per una riconversione ‘al ribasso’ della struttura, come avvenuto ai danni di tante realtà, non solo sanitarie, che il centrosinistra ha prima ‘depotenziato’ e ‘declassato’ per rendere poi più agevole il percorso verso la definitiva cancellazione.<br />
Tale odiosa disparità di trattamento nella garanzia del diritto alla salute dei cittadini del comprensorio jonico, non può essere in nessun caso tollerata, venendo a determinare la violazione di principi che rivestono rango costituzionale e di valori fondamentali su cui si fonda uno Stato di diritto.</p>
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Tue, 16 Jan 2018 17:20:00 +0000jacopo.giuca47564 at https://larivieraonline.com“Libertà e Partecipazione”: una campagna d’ascolto per cambiare Melito
https://larivieraonline.com/%E2%80%9Clibert%C3%A0-e-partecipazione%E2%80%9D-una-campagna-d%E2%80%99ascolto-cambiare-melito
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/20171217_214253.jpg?itok=7eXK_NUU" title="“Libertà e Partecipazione”: una campagna d’ascolto per cambiare Melito" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-47026-FzVADa1amBI" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/20171217_214253.jpg?itok=SZut296U" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify"><strong>COMUNICATO STAMPA -</strong> Nel corso dell’assemblea del movimento politico-culturale che si è tenuta domenica 17 dicembre u.s. è emersa la necessità di ravvivare la campagna di ascolto dei cittadini, stando tra i cittadini; ripartendo dal significato profondo di parole quali “politica”, “libertà”, “diritti”, dovremo trasmettere alla collettività la visione di città che abbiamo, parlando di idee e progetti e di un nuovo modo di essere “cittadini”, cioè parte della civitas.</p>
<p class="rtejustify">Libertà è partecipazione. Questo assunto, che era anche il titolo dato alla giornata, è il bisogno primario, la vera sfida per cambiare le cose, in primo luogo squarciando una volta per tutte le paure ed i timori che spesso la gente ha ad esporsi, a metterci la faccia e prendere posizione.</p>
<p class="rtejustify">Questo è l’impegno assunto dal Movimento, perché non può esserci vero cambiamento se non si annusa prima il fresco odore di libertà!<br />
A questo incontro programmatico seguiranno altri, a partire dal mese di gennaio, più operativi, per realizzare le iniziative approvate oggi: gli incontri al caffè, che saranno molto snelli e che riguarderanno principalmente l’aspetto culturale del percorso del Movimento; i momenti di approfondimento con politici e tecnici, organizzati sotto forma di seminari o convegni; ed infine quelli legati più specificatamente all’attività dei consiglieri Carmelo e Nina, un’attività indispensabile per supportare l’encomiabile lavoro svolto da entrambi in quell’arena che è il Consiglio Comunale.</p>
<p class="rtejustify">Il direttivo uscente, composto dal portavoce Francesco Baccellieri, oltre che da Mario Siviglia, Manuela Minniti e Federico Curatola é stato confeemato per acclamazione assieme alla new entry nello'rganismo di Emanuela Laganà,<br />
A lei il tingraziamento per l’impegno che ha deciso di assumere e per il grande contributo che ci darà.<br />
In conclusione i ringraziamenti a chi ha partecipato, a chi ha seguito la diretta streaming sulla pagina facebook del movimento, e gli auguri di buone feste con l'impegno di e rimboccorsi le maniche, per #cAMbiARE Melito!</p>
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Fri, 22 Dec 2017 09:40:00 +0000jacopo.giuca47026 at https://larivieraonline.comProcesso al branco di Melito Porto Salvo: il Tribunale si costituisce parte civile
https://larivieraonline.com/processo-al-branco-di-melito-porto-salvo-il-tribunale-si-costituisce-parte-civile
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/processo_1.jpg?itok=rSzWDOtt" title="Processo al branco di Melito Porto Salvo: il Tribunale si costituisce parte civile" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-45907-FzVADa1amBI" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/processo_1.jpg?itok=9SxflMH3" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">“Non conosco altro aiuto più concreto del costituirsi parte civile al fianco di minorenni che subiscono il più turpe fra i crimini contro l’umanità”. Lo ha detto il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, sul processo in corso contro un gruppo di giovani originari di Melito Porto Salvo(RC), imputati di avere ripetutamente abusato di una bambina di 13 anni. “E proprio ieri – prosegue Marziale – il Tribunale penale di Reggio Calabria ha accolto la richiesta del Garante, rappresentato dall’avvocato Angela Caruso.</p>
<p class="rtejustify">La costituzione di parte civile del Garante calabrese – prosegue Antonio Marziale – segna un precedente storico, perché è la prima volta in assoluto che un Garante in Italia si costituisce parte civile”. “Di questo risultato sono particolarmente contento perché accade in Calabria, a Reggio Calabria, perché é utile a dimostrare all’opinione pubblica italiana e mondiale che anche in questa terra esistono sacche di civiltà capaci di rompere il muro dell’omertà per schierarsi dalla parte delle vittime. Sarei stato più contento però – rileva Marziale – che nulla fosse mai accaduto, ma a leggere le carte c’è solo da rabbrividire per il calvario patito dalla ragazzina e tratteggiato dagli inquirenti”.</p>
<p class="rtejustify">Per Marziale, “adesso è necessario che della vicenda continuino ad occuparsi gli ‘addetti ai lavori’ perché sia fatta chiarezza totale, anche se, andando oltre gli steccati della giustizia, rimane il dispiacere per gli imputati, tutti giovanissimi e implicati in un contesto fenomenologico che ha connotazioni planetarie in crescita esponenziale.</p>
<p class="rtejustify">Ciò dovrebbe spingere quanti hanno responsabilità di governo ad agevolare politiche di prevenzione territoriali e a non ridurre, nel nome di una disumana spending review, la spesa per il welfare”.</p>
<p class="rtejustify">Il Garante rivolge, infine, “un ringraziamento al governatore Mario Oliverio, anch’egli costituitosi come Regione Calabria parte civile, a dimostrazione che questo lembo di terra vuole smarcarsi dal silenzio complice e stare dalla parte dei più deboli”.</p>
<p class="rtejustify">Fonte Strettoweb</p>
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Tue, 07 Nov 2017 12:00:00 +0000redazione45907 at https://larivieraonline.comCirca 500 persone a Melito Porto Salvo affette da psoriasi
https://larivieraonline.com/circa-500-persone-melito-porto-salvo-affette-da-psoriasi
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/psoriasi-2.jpg?itok=ac5OFut8" title="Circa 500 persone a Melito Porto Salvo affette da psoriasi" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-45473-FzVADa1amBI" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/psoriasi-2.jpg?itok=0QRnB8-a" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">Sono circa 500 persone a Melito Porto Salvo affette dalla psoriasi, che in un terzo dei casi evolve e diventa di grado severo. Chi ne è affetto, però, spesso non ne conosce i sintomi e non si reca tempestivamente dallo specialista, con conseguente ritardo nella diagnosi e nell’inizio del percorso terapeutico che potrebbe rallentare l’evoluzione della malattia. Per informare e sensibilizzare i cittadini, per far luce sulle varie forme di psoriasi e sulle terapie, in occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi, il 28 ottobre si svolgeranno consulenze e visite gratuite a Melito Porto Salvo presso l’ U.O. Dermatologia – Ospedale Tiberio Evoli.</p>
<p class="rtejustify">Gli specialisti saranno a disposizione del pubblico e risponderanno alle domande di chi vorrà saperne di più sulla malattia, che non è di un solo tipo. La più diffusa è quella ‘a placche’ (80-90% dei casi), ma esistono anche altre forme più rare, poco conosciute e per questo sottostimate. Una di queste è la ‘psoriasi invertita’, caratterizzata da chiazze rosse non desquamate sotto le ascelle, sui genitali e sull'addome di chi è in sovrappeso, fino al solco sottomammario. La forma più frequente tra gli adolescenti invece è la ‘psoriasi guttata’, caratterizzata da piccole chiazze desquamate su tronco, braccia, gambe e cuoio capelluto. Esistono poi la ‘psoriasi pustolosa’ e quella ‘eritrodermica’: la prima è caratterizzata da pustole anche molto localizzate, mentre nella seconda la pelle appare infiammata e arrossata, provoca prurito o bruciore ed è tra le forme più gravi. Su queste l’attenzione è ancora poca.</p>
<p class="rtejustify">La maggior parte dei pazienti in cerca di risposte raramente si rivolge ai centri di riferimento (ex Psocare) dove, oltre a ricevere diagnosi tempestive, potrebbero essere presi <em>in carico</em> e seguiti a 360 gradi con terapie <em>personalizzate, </em>anche in considerazione delle frequenti comorbidità, come artrite, depressione, obesità, diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari che fanno della psoriasi una malattia sistemica. Per non parlare del supporto psicologico, fondamentale nel caso dei pazienti psoriasici, perché non si scoraggino e non abbandonino le cure.</p>
<p class="rtejustify"><em>“ll malato di psoriasi spesso si fa prendere dallo sconforto perché non riesce a vedere alcuna via d’uscita” </em>– spiega il Prof. Santo Dattola, Direttore U.O. Dermatologia – Ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo: “<em>Per cui, come dimostrano anche i dati, si reca sempre meno dallo specialista, aggravando notevolmente la sua situazione e precludendosi la possibilità di venire a conoscenza delle nuove terapie. Per questo il supporto psicologico ha un ruolo fondamentale nella cura del paziente psoriasico, perché serve a far si che questi non si arrenda e non cada in depressione - come succede nella maggior parte dei casi - abbandonando le terapie. Per cui il nostro messaggio ai pazienti è questo: aiutateci a curarvi al meglio. Oggi abbiamo a disposizione farmaci che possono migliorare moltissimo le forme gravi di psoriasi. Ma soprattutto, nel momento della diagnosi non fatevi prendere dal panico: fatevi visitare perché quando si “intercetta” la malattia allo stadio iniziale è più facile tenerla sotto controllo impedendole di evolversi e di coinvolgere gli altri organi. Se vi affidate agli specialisti e seguite tutte le loro indicazioni, potrete essere realmente parte attiva nella vostra terapia e fare la differenza”.</em></p>
<p class="rtejustify">“<em>Il risultato – </em>afferma Mara Maccarone, Presidente di ADIPSO – <em>è che 8 pazienti su 10 sono delusi dalle cure e quasi 9 su 10 le abbandonano, cadendo in depressione nell’80% dei casi. Sono dati certificati da interviste svolte durante la giornata mondiale dello scorso anno a più di 5000 pazienti. Un’ulteriore conferma viene dal costante calo di presenze nei centri italiani: in pochi anni siamo scesi da 12mila a 6mila. Per questo è fondamentale creare una inversione di tendenza facendo tanta informazione: vogliamo colmare il grave gap di comunicazione e informazione tra chi soffre e chi può offrire le cure necessarie, per cui bisogna spronare i malati a recarsi nei centri di riferimento presenti sul territorio. Questa “rete” infatti offre tutti i mezzi per curarsi a patto di non abbandonare i percorsi terapeutici che possono essere rimodulati sul paziente fino a trovare le cure più efficaci”</em></p>
<p> </p>
<p> </p>
<p><strong>Ufficio stampa A.DI.PSO.</strong></p>
<p><a href="tel:334%20319%205127" target="_blank" value="+393343195127">334/3195127</a> <a href="mailto:[email protected]" target="_blank">[email protected]</a></p>
<p><a href="tel:329%20011%203334" target="_blank" value="+393290113334">329/0113334</a> <a href="mailto:[email protected]" target="_blank">[email protected]</a></p>
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Sat, 21 Oct 2017 08:20:00 +0000maria.cogliandro45473 at https://larivieraonline.comUIL: politica e vertici aziendali abbandonano ospedali di Locri e Melito
https://larivieraonline.com/uil-politica-e-vertici-aziendali-abbandonano-ospedali-di-locri-e-melito
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/Ospedale%20di%20Locri_6.jpg?itok=90kpxHTY" title="UIL: politica e vertici aziendali abbandonano ospedali di Locri e Melito" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-44651-FzVADa1amBI" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/Ospedale%20di%20Locri_6.jpg?itok=77OFpvT8" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">La notizia dell'avvenuto incontro tenutosi al "Palazzo di Governo" sulle note precarietà che hanno riguardato la chiusura dei Reparti di Ortopedia di Locri e Melito ci lascia perplessi e disorientati per la sproporzione evidente tra gravità della situazione e soluzioni (?) individuate per risolvere il problema . Sullo sfondo rimane, “more solito, soltanto” solo la conferma della grande sensibilità sociale e l'impegno civile oltre che istituzionale di Sua Eccellenza il Prefetto di R.C. Di Bari. Stesso giudizio non può essere espresso ne nei confronti della politica e men che meno per i vertici aziendali. La politica regionale, il commissario Scura, sono lontani e sordi, assorbiti dai loro hobby, refrattari alle esigenze del territorio, hanno distrutto quel poco che rimaneva del S.S.R. Inoltre, salvo qualche rara e virtuosa eccezione i sindaci hanno per l'ennesima volta dimostrato che sono prigionieri di una logica di egoismo localistico, innamorati dell'idea che ci si possa salvare da soli, incapaci di realizzare una unità d'intenti capace di parlare la nuova lingua metropolitana. Affrontare un qualsivoglia problema sanitario con una angolazione esclusiva, scevra dal coinvolgimento generale di tutti gli attori politici e le forze sociali presenti sul territorio provinciale, senza tenere conto dell'inevitabile collegamento tra i diversi Ospedali e le varie specialità operanti necessariamente in rete, è un fallimento annunciato. Dopo i rischi ed i pericoli cui sono stati esposte intere comunità durante tutto il periodo estivo, ancora si tergiversa con annunci, si propalano fumosi e confusi palliativi, si lasciano imperversare illegittimità, reiterando una vera e propria interruzione di pubblico servizio ed abbandono di persone incapaci. Eppure la UIL utilizzando ogni via di comunicazione ha prospettato, chiaramente inutilmente, soluzione ed avanzato proposte. Ci domandiamo: avranno informato il Prefetto che presso l'ASP insistono ben 22 medici specialisti in ortopedia di cui 16 ospedalieri e 6 territoriali? Avranno prospettato che con tale organico le tre UU.OO. Di Polistena, Locri e Melito potrebbero funzionare.? La UIL, altresì, pur consapevole delle difficoltà che comporta una sana opera di disimboscamento, ha chiesto di conoscere dove sono allocati i medici assunti a suo tempo per l'area della urgenza emergenza ed oggi lasciati a "bighellonare" nonostante “la casa bruci". Anche questa occasione del vertice in Prefettura rappresenta per ASP tempo sprecato e l'ennesima conferma di una forte inadeguatezza a svolgere un ruolo delicato e complesso. Ci si vuole rendere conto che il problema non attiene solo le criticità dei reparti di Ortopedia, ma riguarda tutta la rete ospedaliera che oramai è in agonia? Questa Organizzazione Sindacale si va sempre più convincendo che insista una sorta di volontà pervicace a smantellare il servizio pubblico sanitario da una parte e che si va profilando un insano disegno teso ad impossessarsi di quel che rimane della "diligenza"...primariati, dipartimenti e postazioni di vertice. Alla fine la vera notizia che sembra prendere corpo in questo che plasticamente appare come un vero fallimento sociale complessivo è quella che alla fine a ristabilire la normalità saranno gli strali della Magistratura.</p>
<p class="rtecenter"> La segreteria Provinciale<br />
Nicola Simone Francesco Politanò</p>
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Sun, 17 Sep 2017 14:40:00 +0000jacopo.giuca44651 at https://larivieraonline.com