Tre storie di disperazione. Tre uomini che protestano contro lo stato che li ha abbandonati . Rocco Panetta, Antonio Brescia, Cosimo Merenda, assisititi dal legale Maurizio Aspromonte, protestano da diversi giorni davanti al comune di Marina diGioiosa.
Loro da vent’anni a questa parte hanno sempre lavorato e adesso non chiedono carità o assistenza. Vorrebbero solo continuare a lavorare in modo da far vivere bene i loro figli e le loro famiglie. Non vorrebbero altro che ciò che gli dovrebbe spetta di diritto. Un lavoro. Ma forse in questo momento vogliono l’unica cosa che nella Locride non esiste. I gesti estremi ormai sono quasi all’ordine del giorno. I giornali non li trattano neanche più come dei casi, ma come notizie ricorrenti.
Eppure incatenarsi davanti ad una porta solo per poter ricevere ascolto da chi li governa e da chi dovrebbe rispondergli è un grido d’aiuto. E questi tre uomini vanno ascoltati e non ignorati o presi per pazzi. Loro tre protestano per se stessi, ma anche per tutti coloro che sono nelle medesime condizioni ma che non ci mettono la faccia.
Prima che queste proteste si tramutino in tragedie è un obbligo di tutti dare risposte e solidarietà a questi tre uomini.