Un giorno (come mille altri) di ordinaria follia allo sportello Equitalia di Locri

Lun, 07/03/2016 - 12:41

Mi reco di lunedì presso gli sportelli Equitalia di Locri per prendere informazioni sulla possibile rateizzazione di un debito, sono le 11:00 e trovo circa quindici persone in piedi accalcate in meno di 20 mq e chiedo a uno degli astanti:
“Scusi mi saprebbe indicare qual è l’ufficio informazioni?”, e lui sorridendo beffardo risponde:
“Signora bella qui non c’è alcuno sportello informazioni! Per le informazioni, così come per le visure, così come per le rateizzazioni deve prendere il numero…”, poi aggiunge: “Le consiglio di tornare domattina… perché io sono qui dalle 9,00 e ancora non hanno chiamato me, né le persone in coda dalle 8,30...”.
Gli fanno eco altre persone in fila ... “signora torni domani... qui funziona a rilento...”
Torno il martedì alle ore 9:00 prendo il numerino e passa il tempo… le 10… le 11… (ho un esigenza fisiologica e OPS mi devo trattenere perché non c’è il bagno!) le 12…(Ops incomincia a farmi male la schiena a furia di stare in piedi ….ma ci sono solo 4 sedie…. Non posso fare alzare una persona anziana…) ... le 13 OPS tra poco l’ufficio chiude….
Le 13:15: gli operatori comunicano che i terminali non funzionano più, che devono chiudere l’Ufficio per disposizioni della Direzione Generale CHE HA STACCATO LA LINEA… e allora dico: “scusi e io che sono in coda dalle 9,00???? Torno oggi pomeriggio?” Risposta: “No, il pomeriggio non apriamo per disposizioni della Direzione Generale, deve tornare domani”.
E allora sono frastornata, sbigottita e infuriata ma, sono dotata di buon senso …. E allora torno domani.
Torno all’indomani, mercoledì, alle 7,30 e trovo davanti la porta chiusa del micro Ufficio Equitalia una ventina di persone che hanno affisso un foglio con l’elenco degli arrivi…. Alle 8.15 orario di apertura il primo della lista improvvisata può prendere il biglietto, poi il secondo, il terzo e così via fino ad arrivare a me… la ventesima che stacco il ticket alle ore 08:23….
Tutto si svolge come il giorno precedente, un altro giorno di ordinaria follia: persone accalcate una sull’altra, senza possibilità di sedersi, senza un briciolo di privacy allo sportello, che fanno la spola tra dentro e fuori (perché dentro manca l’aria non esiste un bocchettone di ricircolo né aerazione), o accomodate sui gradini all’esterno del palazzo, donne con figli in carrozzina costrette a lasciare la carrozzina fuori perché non c’è posto, disabili che non riescono ad accedere a causa delle barriere architettoniche evidenti… utenti in preda a crisi di nervi che sbraitano, dopo ore di attesa, contro gli incolpevoli dipendenti…
Senza timore di essere smentita affermo che è un delirio…
… e intanto sono di nuovo le 13:00…: “ODDIO FORSE NON MI CHIAMANO… NEANCHE OGGI… E CHE FACCIO ???... NOOOO SE OGGI NON MI RICEVONO CHIAMO I CARABINIERI…”
… e poi chiamano il mio numero alle 13.05, riesco a ottenere la tanto sospirata rateizzazione e penso che quello che mi è successo NON È GIUSTO!
NON È GIUSTO che i disabili non possano accedere.
NON È GIUSTO che non ci sia il bagno.
NON È GIUSTO che l’ambiente sia così piccolo (12 mq circa).
NON È GIUSTO che ci siano solo quattro posti a sedere.
NON È GIUSTO che non ci sia il ricambio dell’aria.
NON È GIUSTO che ci sia solo una porta di entrata/ uscita, senza vie di fuga.
NON È GIUSTO che non ci sia un estintore.
NON È GIUSTO che non ci sia privacy per il cittadino/contribuente.
NON È GIUSTO che ci siano solo tre sportelli (non sempre tutti funzionanti) per tutti i contribuenti della fascia ionica reggina.
NON È GIUSTO che non ci sia un front- office per le informazioni.
NON È GIUSTO che non ci sia gestione degli utenti in attesa.
Oltre a non essere giusto… NON È A NORMA.
E pensare che lo slogan di Equitalia è: “Per un Paese più giusto.”

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