A Vibo i POR 2008-2013

Lun, 25/02/2008 - 00:00

MARTEDI A VIBO VALENTIA, HOTEL 501, LA PRESENTAZIONE DEI POR
Per il periodo di programmazione 2007-2013 è bene ricordare che l’Italia è il terzo principale beneficiario della politica di coesione dell’UE dopo Polonia e Spagna, e pertanto fruirà di 28,8 miliardi di euro per gli obiettivi “Convergenza”, “Competitività regionale e occupazione” e “Cooperazione territoriale europea”. Oltre alla suddetta allocazione, il paese investirà indicativamente 31,6 miliardi di euro per assicurare un adeguato effetto leva del finanziamento comunitario. Inoltre, l’Italia destinerà alla politica regionale di sviluppo risorse aggiuntive pari a 64,4 miliardi di euro: pertanto, la dotazione disponibile a livello nazionale nel periodo di programmazione 2007-2013 volta a ridurre le differenze nei livelli di sviluppo delle regioni italiane ammonta a 124,7 miliardi di euro. Nel quadro di riferimento strategico nazionale (QRSN) dell’Italia sono altresì previsti orientamenti per la politica regionale unitaria da attuarsi sul territorio nazionale.
Le regioni beneficiarie
Le regioni dell’Obiettivo “Convergenza”, ossia Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata (quest’ultima in regime di sostegno transitorio phasing-out), sono le principali destinatarie delle allocazioni previste nell’ambito della politica di coesione.
L’Obiettivo “Competitività regionale e occupazione” interessa invece una serie eterogenea di regioni che spaziano da talune regioni settentrionali, con un PIL pro capite nettamente superiore alla media comunitaria, alle regioni del Mezzogiorno che pur uscendo dall’Obiettivo Convergenza presentano ancora un PIL pro capite sostanzialmente inferiore alla media dell’UE (in particolare la Sardegna, che nel periodo 2007-2013 sarà in phasing- in nell’Obiettivo “Competitività”; il Molise, in regime di phasing-out nell’Obiettivo 1 nel periodo 2000- 2006; l’Abruzzo, regione dell’Obiettivo 1 sino al 1996 che non è tuttavia riuscita a recuperare completamente il ritardo rispetto alle regioni italiane più avanzate).
Gli obiettivi strategici
L’Italia intende perseguire in tutto il Paese obiettivi di produttività, competitività e innovazione, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Il modo più efficace per conseguire questi obiettivi è quello di promuovere competenze e produrre servizi collettivi in grado di attirare persone e capitali investitori. Questa strategia nazionale prevede quattro macro-obiettivi: sviluppare i circuiti della conoscenza; accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori; potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza; internazionalizzare e modernizzare l’economia. Questi macro-obiettivi sono articolati in dieci priorità tematiche di coesione:
- miglioramento e valorizzazione delle risorse umane;
- promozione della ricerca e dell’innovazione per la competitività;
- uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo;
- inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattiva territoriale;
- valorizzazione delle risorse naturali e culturali per migliorare l’attrattiva per lo sviluppo, con particolare riferimento alla diversificazione del turismo e alla destagionalizzazione dell’affluenza;
- reti e collegamenti per la mobilità, con particolare attenzione ai corridoi transeuropei;
- competitività dei sistemi produttivi e occupazione, in particolare nuovi strumenti di ingegneria finanziaria a favore delle piccole e medie imprese;
- competitività e attrattiva delle città e dei sistemi urbani;
- apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse;
- governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci.
Il contributo previsto della nuova politica di coesione
L’Italia definisce una serie di target da conseguire entro la fine del periodo di programmazione e la strategia proposta mira a raggiungere, nelle regioni dell’Obiettivo “Convergenza”, un tasso medio annuo di crescita del PIL nel periodo in questione compreso fra il 2,4 e 3,1%. Inoltre, entro il giugno 2008, verrà quantificata l’incidenza della politica di coesione a livello nazionale sulla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Fra i diversi target specifici spicca il fatto che la quota sul PIL della spesa in Ricerca e Sviluppo del settore privato sarà più che raddoppiata e che vi sarà un incremento dall’ 8 al 40% del livello di raccolta differenziata dei rifiuti urbani nelle regioni dell’Obiettivo “Convergenza”. Una percentuale almeno pari all’ 8% (8% per le regioni dell’Obiettivo “Convergenza” e al 12% per le regioni dell’Obiettivo “Competitività regionale e occupazione”) delle risorse stanziate a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) è destinata specificatamente agli investimenti nel settore energetico, in particolare le fonti di energia rinnovabile e l’incremento dell’efficienza energetica. Per favorire il passaggio a sistemi di trasporto sostenibile, l’Italia ha inoltre previsto che almeno il 70% delle risorse del FESR gestite a livello nazionale debba essere investito in reti di mobilità e sistemi di trasporto sostenibile (ferrovia e vie d’acqua).
Gli investimenti a favore della crescita e dell’occupazione
L’Italia ha stanziato una significativa quota di fondi per contribuire direttamente all’attuazione della rinnovata Agenda di Lisbona a favore della crescita e dell’occupazione: il 68% di tutte le risorse disponibili per l’Obiettivo “Convergenza” e l’80% della dotazione allocata all’Obiettivo “Competitività regionale e occupazione”.
I Programmi operativi
Gli obiettivi definiti nel (QRSN) saranno perseguiti attraverso 66 programmi operativi (PO), ripartiti per Fondo nel seguente modo: • 19 programmi operativi per l’Obiettivo “Convergenza” (10 Programmi operativi regionali – POR, 7 Programmi operativi nazionali – PON; 2 Programmi operativi interregionali nazionali - POIN), compresa la regione Basilicata in regime di sostegno transitorio.
• 33 Programmi operativi per l’Obiettivo “Competitività regionale e occupazione“ (32 POR e 1 PON), compresa la regione Sardegna in regime di sostegno transitorio.
• 14 PO nell’ambito dell’Obiettivo “Cooperazione territoriale europea”.

Autore: 
Redazione
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